26Mar

Ci sono storie che devono essere raccontate, come quella di Stefan un pizzaiolo ucraino, che appena conclude la sua giornata lavorativa, a notte fonda, sale sul suo piccolo furgone da fornaio per andare a smontare, caricare e scaricare e rimontare i mobili che gli donano. C’è Silvia, una infermeria assistenziale, che appena ha un minuto libero fa avanti e indietro a sue spese, insieme ai figli per raccogliere e trasportare le merci ricevute in dono, oltre che aiutare tutti i rifugiati che hanno bisogno di cure mediche, si sono mosse poi le mie amiche imprenditrici della associazione @REW attivando tutte le loro conoscenze. C’è poi Luana, conosciuta in questa emergenza, moglie di un noto imprenditore del mondo dei trasporti, che ha messo a disposizione un furgone aziendale con autista e la manodopera necessaria per andare a spogliare un intero appartamento dei suoi mobili, nuovi praticamente, che il proprietario ha messo a disposizione, e a rimontarli nell’appartamento messo a disposizione da un altro imprenditore, ed è tutto bellissimo, meraviglioso… ma dobbiamo fare di più!

Possiamo mostrare al mondo intero che la guerra si vince con la solidarietà, abbiamo la straordinaria opportunità di disegnare un mondo migliore di quello che è ora, perché non solo può esistere un mondo migliore, ma deve esserci! Purtroppo l’alternativa è la fine di tutto quello che conosciamo e amiamo.

Abbiamo al momento praticamente smontato due appartamenti per montarne uno in grado di ospitare più famiglie, abbiamo avuto in dono un lettino e degli armadi, altro mobilio, tutto in condizioni pari nuovo, a volte davvero nuovo, perché basta un mobile comprato da Ikea, bello colorato per un bambino, per ridargli quella dignità che ha perso fin troppo presto.

Abbiamo bisogno di più mezzi di più mani di più impegno da parte di chi ha le possibilità sia economiche che di tempo, con i nostri soli e pochi mezzi siamo costretti a fare decine di viaggi, e li facciamo lo stesso, li facciamo con amore convinti di donare speranza a chi ne ha davvero bisogno ORA!

Voglio ringraziare Albert, Stefan, Mirko, Charles e Sebastian per ciò che stanno facendo con le loro braccia, senza essersi mai fermati da oltre 10 giorni, tutti mossi dal cuore, dalla comprensione che anche da questi gesti può dipendere il futuro delle prossime generazioni. Non stiamo aiutando solo i profughi, aiutiamo noi stessi ad essere persone migliori.

Presso i depositi di Chiasso e Vacallo è già disponibile tantissimo materiale che può aiutare a riempire anche un piccolo appartamento per chi lo ha ora, magari vuoto e freddo, riempiamolo con il calore dell’umanità, con la gioia della solidarietà.

Artisa Group ha fatto davvero tanto, abbiamo uno spazio/capannone enorme per raccogliere questi aiuti in un ambiente pulito e funzionale, a Manno, uno spazio coperto per riempirlo di mobili e di qualsiasi altra cosa possa essere utile per questa immensa tragedia che sta colpendo tutti noi. Tanti altri amici imprenditori hanno messo a disposizione appartamenti o altri stabili in grado di ospitare le famiglie dei rifugiati, i comuni di Pazzallo e Vacallo hanno messo a disposizione una cinquantina di appartamenti, sono vuoti e vanno arredati con ciò che possiamo donare. Andrea ha messo a disposizione ville e appartamenti a Montagnola, Giubiasco e Mesolcina, e ha già sistemato famiglie per un totale di 30 persone, 30 vite che da oggi possono ricominciare a sperare. Abbiamo già aiutato molte famiglie ucraine, sono donne e bambini, persone anziane e fragili. Abbiamo bisogno di letti, armadi, lenzuola, piatti e bicchieri, non cerchiamo roba da buttare, non siamo svuota-cantine! Stiamo aiutando persone esattamente come voi, che un mese fa passeggiavano sereni per le strade delle loro città, andavano al ristorante con la famiglia.

In questo momento così difficile il Covid ha pensato bene di rientrare nella mia vita ma come per la prima volta anche oggi lo sconfiggerò! Questo però non mi impedito di mettere in piedi una macchina della solidarietà efficiente e fondata sull’amore per la vita; siamo pochi, siamo maledettamente pochi, abbiamo bisogno del vostro aiuto della vostra carità, ossia di quel grande amore disinteressato e fraterno. Aiuto vuol dire anche etichettare la merce che si vuol donare, per permetterci di essere sempre più veloci a smistarla e destinarla, noi tutti stiamo lavorando senza sosta ci serve il vostro aiuto.

Ancora una volta il Canton Ticino dimostra la sua straordinaria capacità nelle politiche di accoglienza, i comuni di Vacallo, Chiasso e Pazzallo hanno immediatamente accolto l’appello che stiamo lanciando e ci auguriamo che possano essere d’esempio per l’intera comunità civile del Ticino. Senza dimenticare che tutta la Svizzera sta mostrando ora come le stesse politiche di accoglienza siano perfettamente condivise in tutta la confederazione.

Abbiamo urgente necessità di:

Medicamenti; Antibiotici generici; Antibiotici pediatrici; Betadine; Garza sterile; Scotch medico; analgesici

Come ogni giorno ormai anche domani arriva un bus dall’Ucraina di proprietà dell’autista che fa avanti e indietro e porta materiale in Ucraina, al fronte, serve cibo a lunga conservazione come scatolame; medicinali; latte in polvere; alimentazione per bambini, perché è bene ricordare che non tutti possono muoversi e fuggire.

Aiutatemi ad aiutare, insieme possiamo dare una speranza ai rifugiati e al mondo intero!

Un ringraziamento speciale va a Yohanna Chiri Leimgruber per aver inizialmente creato il primo gruppo whatsapp dedicato a questa speciale catena d’aiuto, che si è poi evoluto in una fantastica spirale positiva, fatta di sinergia, amore e avvolta dalla volontà di voler aiutare altre persone, altre famiglie come noi.

 

#GemmaDeiNumeri1